GIORGIO PARISI
FISICO

Giorgio Parisi (Roma, 4 agosto 1948) è un fisico e accademico italiano, premio Nobel per la fisica nel 2021 per i suoi studi sui sistemi complessi.
Attivo in fisica teorica, soprattutto nel campo della fisica statistica e in teoria dei campi, con Carlo Rubbia e Michele Parrinello è uno dei tre fisici italiani membri della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d'America.

Il fisico teorico italiano ha vinto il Premio Nobel "per la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria".  Il professore emerito dell'Università Sapienza di Roma è stato insignito del premio insieme con Syukuri Manabe e Klaus Hasselmann. 

Parisi_Giorgio

Il sesto nella Storia
Giorgio Parisi è il sesto vincitore italiano del Nobel per la Fisica:
• Il primo nel 1909 è Guglielmo Marconi con il tedesco Karl Ferdinand Braun “in riconoscimento del loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili”.
• Nel 1938 tocca a Enrico Fermi “per la sua dimostrazione dell'esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico e per la relativa scoperta delle reazioni nucleari indotte da neutroni lenti”.
• Nel 1959 il riconoscimento va ad Emilio Gino Segrè e allo statunitense Owen Chamberlain “per la loro scoperta dell'antiprotone”.
• Nel 1984 è la volta di Carlo Rubbia con l’olandese Simon van der Meer “per il loro contributo decisivo al grande progetto che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di interazione debole”.
• L'ultimo prima di Parisi, nel 2002, è Riccardo Giacconi, genovese naturalizzato statunitense, “per i contributi pionieristici all'astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”.

Parisi e la sfida dei sistemi complessi
Il premio Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato oggi a Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann e Giorgio Parisi "per i loro studi sui fenomeni caotici e apparentemente casuali".
Manabe e Hasselmann hanno posto le basi della conoscenza del clima terrestre e di come l'umanità lo influenza, mentre Parisi viene premiato per i suoi contributi rivoluzionari alla teoria dei materiali disordinati e dei processi casuali.
I sistemi complessi sono caratterizzati da casualità e disordine e sono difficili da capire. Il Premio di quest'anno riconosce nuovi metodi per descriverli e prevederne il comportamento a lungo termine.
Un sistema complesso di vitale importanza per l'umanità è il clima terrestre. Syukuro Manabe ha dimostrato come l'aumento dei livelli di anidride carbonica nell'atmosfera porti a un aumento delle temperature sulla superficie della Terra.
Negli anni '60, ha guidato lo sviluppo di modelli fisici del clima terrestre ed è stato il primo a esplorare l'interazione tra il bilancio delle radiazioni e il trasporto verticale delle masse d'aria. Il suo lavoro ha posto le basi per lo sviluppo degli attuali modelli climatici. 

Circa dieci anni dopo, Klaus Hasselmann ha creato un modello che collega tempo e clima, rispondendo così alla domanda sul perché i modelli climatici possono essere affidabili nonostante il tempo sia mutevole e caotico.
Ha anche sviluppato metodi per identificare segnali specifici, impronte digitali, che sia i fenomeni naturali che le attività umane imprimono nel clima. I suoi metodi sono stati usati per dimostrare che l'aumento della temperatura nell'atmosfera è dovuto alle emissioni umane di anidride carbonica.

Intorno al 1980, Giorgio Parisi scoprì motivi nascosti in materiali complessi disordinati. Le sue scoperte sono tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi.
Consentono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica ma anche in altri settori molto diversi, come la matematica, la biologia, le neuroscienze e l'apprendimento automatico.
"Le scoperte riconosciute quest'anno dimostrano che le nostre conoscenze sul clima poggiano su solide basi scientifiche, basate su una rigorosa analisi delle osservazioni. I vincitori di quest'anno hanno tutti contribuito a farci conoscere più a fondo le proprietà e l'evoluzione dei sistemi fisici complessi", afferma Thors Hans Hansson, presidente del Comitato Nobel per la fisica. 

Premi e riconoscimenti
Per i suoi contributi alla fisica e alla scienza in generale, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, fra cui:
• Premio Feltrinelli, 1986.[19]
• Medaglia Boltzmann, 1992. La motivazione recita:
«La medaglia Boltzmann 1992 è assegnata a Giorgio Parisi per i suoi contributi fondamentali alla fisica statistica ed in particolare per aver fornito la soluzione nel campo dei vetri di spin.»
• Premio Italgas, 1993.
• Medaglia Dirac dell'ICTP, 1999. [20]
• Premio speciale della cultura per le Scienze Naturali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2000.
• Premio Enrico Fermi, assegnatogli dalla Società Italiana di Fisica, 2002.
• Premio Dannie Heineman per la fisica matematica, 2005.
• Premio Nonino, 2005.
• Laurea honoris causa in Filosofia dell'Università di Urbino. (2005)
• Premio Galileo, 2006.[21]
• Microsoft European Science Award, ottobre 2007, con la seguente motivazione:
«Per il suo contributo nel campo della cromodinamica quantistica e dei vetri di spin.»
• Premio Lagrange, aprile 2009, dove:
«Il premio, istituito nel 2007, viene conferito agli scienziati che abbiano maggiormente contribuito allo sviluppo della scienza della complessità nei più diversi ambiti della conoscenza.»
• Medaglia Max Planck, novembre 2010, con la seguente motivazione:
«Per i suoi importanti contributi teorici nella fisica delle particelle elementari, nella teoria quantistica dei campi e nella fisica statistica, in particolare nello studio dei sistemi con disordine quenched e dei vetri di spin.»
• Premio Vittorio De Sica per le scienze, 2011.
• Premio ENS "Prix des 3 Physiciens", novembre 2011.[22]
• Nature Prize for Mentoring in Science, 2013.[23]
• Premio High Energy and Particle Physics (EPS-HEPP), 2015, con la seguente motivazione:
«Per lo sviluppo di una teoria di campo probabilistica per la dinamica di quark e gluoni, consentendo una comprensione quantitativa di collisioni ad alta energia che coinvolgono adroni.»
• Premio Lars Onsager, 2016, con la seguente motivazione:
«Per il lavoro pionieristico sull'applicazione del concetto di vetro di spin a gruppi di problemi computazionali, fornendo sia una nuova classe di algoritmi efficienti, che nuove prospettive sulla struttura e sulla complessità delle transizioni di fase.»
• Premio Wolf per la fisica, 2021, con la seguente motivazione:
«Per le sue scoperte pionieristiche nella teoria quantistica dei campi, in meccanica statistica e nei sistemi complessi.»
• Premio Nobel per la fisica, 2021, con la seguente motivazione:
«Per la scoperta dell'interazione fra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria.»

Le reazioni all'assegnazione del Nobel
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso grande soddisfazione per il conferimento del Premio Nobel per la fisica al Prof. Giorgio Parisi e gli ha rivolto le più grandi congratulazioni per questo altissimo riconoscimento che rende onore all'Italia e alla sua comunità scientifica.
Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso al professor Giorgio Parisi le più vive e sentite congratulazioni per la vittoria del Premio Nobel per la Fisica, a nome del Governo e suo personale, ed ha annunciato che lo riceverà a Palazzo Chigi per complimentarsi per lo straordinario successo.

"Il Professor Parisi è un pioniere della ricerca nella fisica teorica e ha legato il suo nome a scoperte decisive nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi, dalla scala atomica a quella planetaria. Per i suoi lavori ha già vinto alcuni tra i più importanti premi internazionali per la fisica e le scienze, come la Medaglia Boltzmann, la Medaglia Dirac, il Premio Lagrange, la Medaglia Max Planck e il Premio Wolf - ha scritto il premier Draghi - i contributi del Professor Parisi nell'arco di una luminosa carriera di oltre 50 anni sono stati determinanti per la comprensione di fenomeni fondamentali e hanno influenzato profondamente molti altri campi del sapere, dalle scienze cognitive, alla biologia, alle scienze sociali. Presidente Emerito dell'Accademia dei Lincei, il Professor Parisi è un riferimento intellettuale per generazioni di studenti e ricercatori e per tutto il Paese".

"È una giornata storica per l'Italia e per questo voglio dire un grande grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti". Così il ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.
"Dire 'complimenti' al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo - aggiunge - Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non".
"La ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma da' opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa, oggi - conclude Messa - è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi".