L'interesse di Escher per il ricoprimento del piano iniziò nel 1936, quando approdò in Spagna e vide le decorazioni in maiolica e stucco del palazzo trecentesco Alhambra di Toledo che ospitava la reggia e la sede amministrativa dell'ultima corte araba di Spagna. La ricchezza delle decorazioni, la dignità e la semplice bellezza dell'intero edificio lo commossero. Nei giorni seguenti si impegnò a lungo per schizzare questi motivi e più tardi egli stesso dichiarerà che essi furono la più ricca fonte di ispirazione che egli avesse mai incontrato.
Anche in questo campo Escher si trovò spesso a confronto con i matematici: mentre essi si preoccupano di ricoprire il piano con poligoni regolari, Escher sperimentò le sue particolari tassellazioni applicando riflessioni, glisso-riflessioni, traslazioni e rotazioni ad una grande varietà di figure. Egli inoltre si preoccupò di elaborare le figure regolari distorcendole fino ad ottenere animali, uccelli e altre forme ancora.